Articolo interessante…. dedicato ….. a chi deve partire

Tra le più belle esperienze della mia vita ci sono le immersioni con gli squali. Ne ho fatte a centinaia, con squali d’ogni genere: Longimanus, squali tigre, squali zambesi, martello, mako… animali dal nuoto ipnotico, elegante, bellissimi da vedere.

E non mi è mai successo nulla. Mai un tentativo di aggressione. Mai la sensazione di essere in pericolo.

Tuttavia, alcuni subacquei, specie quelli alle prime armi, hanno timore degli squali e per questa ragione non si immergono con loro.
Un vero peccato, visto che li stiamo portando all’estinzione e tra qualche anno, temo, sarà estremamente improbabile incontrarli.

Vorrei allora dare qualche dritta a chi ha, in teoria, la possibilità di immergersi con gli squali, ma tentenna perché ha paura.

A confronto con quelle guide subacquee che da anni e anni gestiscono tutti i giorni questo tipo di immersioni, io ‘non so nulla’ (come Jon Snow di game of Thrones). Ma, essendomi immerso con squali in più località, con ‘stili d’immmersione’ differenti per quanto riguarda, ad esempio, l’idea di pasturare o fare shark-feeding, oppure in crociera o costiere, qualcosina ho imparato anche io. Ecco allora qualche dritta.

1) Fate ciò che vi dice il divemaster

L’immersione che state facendo è probabilmente un’esperienza unica. Per voi. Invece, per la vostra guida subacquea, è ‘business as usual’.
Quindi seguite scrupolosamente la voce dell’esperienza del divemaster e attenetevi alle istruzioni ricevute nel corso del briefing pre-immersione.

2) ‘Non comportatevi da prede’

Questo mi disse Walter Bernardis, pioniere delle immersioni con gli squali tigre fuori gabbia, prima di immergermi in Sudafrica in acque frequentate abitualmente da squali tigre, pinna nera oceanici, Zambesi, squali bronzei e qualche bianco.
Perciò evitate movimenti nervosi e improvvisi, non scappate appena lo squalo si avvicina – e spesso lo farà, perché si tratta di animali curiosi – ma state fermi (se la natura dell’immersione lo consente) e composti, mantenendo la calma e respirando tranquillamente.

Ricordate: gli uomini non sono prede naturali degli squali, non bisogna indurli a credere il contrario.

3) Mantenete il più possibile una posizione verticale

Quasi tutto ciò di cui si nutrono gli squali ha una posizione orizzontale, quindi fate un po’ voi…

4) Niente mani che “svolazzano” in acqua

Mani bianchicce che fluttuano nel blu potrebbero assomigliare pericolosamente a pesci o a brandelli di pesce (specie se gli squali sono stati attirati con del cibo). Se non volete che qualche squalo curiosone le assaggi, tenete le braccia conserte, o comunque vicino al corpo. Laddove opportuno, usate i guanti.

5) Non siate aggressivi

Lo squalo che vede un subacqueo, magari per la prima volta, è incuriosito e allo stesso diffidente, tant’è che spesso il problema maggiore è farlo avvicinare. Evitate perciò mosse aggressive, che potrebbero farlo fuggire o in rari casi limite provocare una reazione violenta da parte sua (questo vale per qualsiasi animale). Spesso lo squalo ha più paura di voi.

6) Non toccate gli squali

Il precetto vale per qualsiasi animale marino, ma con gli squali siate particolarmente attenti. Vedere una verdesca che vi scivola accanto, oppure un nutrice che riposa in un anfratto, può infatti indurvi a toccare la sua pelle color sabbia; evitate di farlo, perché la reazione potrebbe non essere gradevole: anni fa incontrai una guida che, per aver tirato la coda a un piccolo squalo che riposava tranquillo in una spacca rocciosa (e che si era parecchio offeso), si era quasi giocato un avambraccio – non ricordo nemmeno più quante decine di punti di sutura avevano dovuto utilizzare per riattaccargli i muscoli dell’avambraccio.

7) Andateci piano con flash e luci

Potrebbero risultare fastidiose: chiedete sempre al divemaster se è opportuno utilizzarle.

8) Fate “Buh!” se lo squalo diventa troppo invadente

Un “Buh!” pronunciato in modo secco e deciso nell’erogatore (o anche in apnea), crea un’onda sonora e uno spostamento d’acqua sufficiente a far allontanare uno squalo che si è avvicinato troppo.

L’alternativa è muovere con il palmo della mano l’acqua nei pressi delle sue branchie: l’acqua in movimento fa deviare l’animale.
Siate gentili. E non colpite mai, mai, mai uno squalo. Mai.

9) Ricordatevi che avete di fronte un animale selvatico

Quando sarete in mezzo all’oceano, magari miglia e miglia al largo, ricordatevi sempre che siete un estraneo che si è introdotto nell’ambiente naturale di un predatore libero: muovetevi con il dovuto rispetto e utilizzate enormi dosi di buon senso.

10) Non distraetevi troppo dall’immersione in sé

Attenzione al controllo dell’assetto, ai consumi, alla posizione della guida e del proprio buddy, e via dicendo.

Insomma, non dimenticatevi che siete in immersione.

Quando sarete in acqua, ovunque abbiate deciso di andare – e c’è l’imbarazzo della scelta – qualsiasi specie abbiate di fronte, l’emozione sarà forte e l’esperienza indimenticabile: godetevela appieno.

 

Fonte: Mastro Sommerso